La Storia


La Storia

Le radici del PAV sono lagunari, perché nella vasta barena di San Giuliano, proprio di fronte alla laguna di Venezia, si trovava il grande campo di volo del GAPV – Gruppo Aeromodellistico della Provincia di Venezia, da cui è derivato il nucleo storico del PAV. La grande area prosciugata, in attesa della definizione dell’ambizioso progetto di utilizzo come parco verde, era il terreno ideale per l’aeromodellismo: era vastissima, facilmente accessibile, molto comoda e vicina, pressoché deserta di persone e con minime probabilità di rischio per terzi. Il campo di volo era ben attrezzato, c’era una buona pista, ma lo spazio disponibile attorno era talmente grande che ognuno atterrava come voleva; era molto frequentato dai modellisti, tutti entusiasti di progredire nel volo e di partecipare alle iniziative; c’erano parecchi modellisti esperti che insegnavano e stimolavano l’interesse di tutti portando i primi maximodelli con grandi motori. Si organizzavano frequentemente gare e manifestazioni, con tanti ospiti felici di portare modelli eccezionali; si andava a vedere le manifestazioni di altri campi celebri; venne anche organizzata una grande manifestazione nazionale con grande successo. Finché, circa quindici anni fa, venne il momento di dover abbandonare l’area: il Comune aveva deciso di avviare i lavori del parco e quindi il campo, proprio quand’era giunto al massimo sviluppo logistico, dovette essere smantellato: fu un momento doloroso. Ognuno cercò degli spazi liberi attorno a Mestre-Marghera, ad es. in prossimità di alcuni Forti militari o in barena a Malcontenta, ma solo per fare qualche volo individuale; oppure ricercò l’ospitalità saltiaria di qualche altro gruppo. Le scelte del GAPV su come procedere e con quale organizzazione non furono facili, anche per il personalismo di alcuni modellisti influenti. Alla fine il gruppo si divise: una parte organizzò un nuovo campo di volo in località Praello, vicino a Marcon; un’altra parte, quella che poi diventò il PAV, accolse la possibilità di frequentare il campo di volo per ultraleggeri a Santa Maria di Sala grazie all’interessamento del socio Riolfo, che era proprio di quella zona. In quella situazione di disagio e di sbandamento fu una fortuna poter continuare l’attività modellistica a S.Maria di Sala: il posto era abbastanza distante, ma non era un problema; era molto vasto e c’era spazio per volare comodamente, ma non si poteva volare tranquilli, perché bisognava stare sempre attenti agli ultraleggeri in decollo/atterraggio: ci voleva a fianco un assistente per scongiurare eventuali incidenti e soprattutto per evitare le lamentele dei piloti. Trascorsero così due anni di buona attività modellistica, senza incidenti, solo con qualche inevitabile brontolamento, ma anche lì la situazione non poteva durare; il nostro gruppo era abbastanza numeroso e la convivenza con la Scuola di Volo era oggettivamente difficile e presentava seri problemi di sicurezza. In previsione di dover traslocare, gli amici del gruppo si misero alla ricerca di un campo nella campagna tra Mestre-Favaro-Mogliano; non era un’impresa facile, ma alla fine, inaspettatamente, avvenne il miracolo. Il nostro socio Bepi Penzo, transitando per il Terraglio tra Mogliano e Preganziol, vide la campagna del conte Marcello proprio parallela alla strada: era in posizione ideale per le nostre esigenze. Ebbe l’idea di andare a parlargli e con grande sorpresa trovò che il conte era molto ben disposto a metterci a disposizione un bel pezzo di terra; anzi, la nostra presenza gli avrebbe fatto addirittura comodo, perché avrebbe scoraggiato frequentazioni poco raccomandabili ed evitato l’incuria di una campagna un tempo abitata da contadini ed ora un pò abbandonata. Fu un incredibile colpo di fortuna: c’era una strada asfaltata che portava ad un grande casolare disabitato, ma in buone condizioni, a nostra disposizione, davanti al quale si apriva una lunga striscia di terra che sarebbe diventata una splendida pista di volo; e poi la strada finiva. Attorno alla casa, di cui potevamo usufruire di qualche locale a piano terra, c’era tanto spazio ed un’alta barchessa che ci consentiva di stare all’ombra col sole e al riparo con la pioggia, oltre che organizzare delle belle tavolate; la campagna circostante era libera da ostacoli, in un paesaggio aperto e luminoso, senza case abitate nelle vicinanze; anche il recupero degli aerei era facilitato dal tipo di coltivazioni e dalla buona visibilità. Stipulato l’accordo, attorno a questa grande novità si coagularono vecchi e nuovi soci in un clima di voglia di fare e di collaborazione, col vantaggio che il risultato del campo sarebbe dipeso solo da noi e dalla nostra iniziativa; due erano i nostri obiettivi: fare le cose per bene e mantenere il posto in ordine e esnza disturbare, per non tradire la fiducia del conte. Grazie alla bravura e alla capacità di trascinamento del nostro sergente di ferro, Danilo Spolaor, tutto il terreno attorno alla casa venne liberato da porcherie e detriti, cosparso di ghiaia nella zona park macchine e messo a prato verdeggiante nella zona antistante il campo di volo. Era autunno avanzato e subito si pensò al trattamento del terreno per consentire la semina in tempo utile per avere il campo pronto nella primavera successiva; fu fatto un lavoro professionale di aratura, fresatura e livellamento con scolo dell’acqua piovana; venne seminata l’erba ideale e poi il terreno fu lasciato a riposo. In primavera si vide il bellissimo risultato di un campo perfetto, con un erba dove si sarebbe potuto giocare a golf, un’erba fitta e resistente anche ai lunghi periodi di siccità estiva, dove l’acqua drenava perfettamente e consentiva sempre l’agibilità del campo. Tuttora, dopo dieci anni, il campo è in perfette condizioni. Da allora il gruppo ebbe una conduzione ordinata, senza particolari problemi, e si allargava sempre di più con nuovi soci; la caratteristica del gruppo, per come si andava configurando, non era tanto quella di uno spirito sportivo competitivo nel modellismo, quanto quella del piacere di stare in campo tra amici e di alternare i voli a momenti di piacevole compagnia. Non mancavano soci che praticavano un modellismo di alto livello e sempre aggiornato alle moderne novità; così accanto ai modelli a motore sempre più maxi e potenti, da subito si è sviluppato il volo elettrico, l’aerotraino di alianti di alte prestazioni e il volo con elicotteri. Spesso le novità più spinte ci venivano fatte conoscere da amici ospiti, che sono sempre venuti volentieri nel nostro campo. Nel corso degli anni il campo ha mantenuto, anzi migliorato via via, le attrezzature e le condizioni della pista; è stata montata anche una tenda rettangolare fronte pista che permette, oltre che il riparo, anche di godere dei momenti di relax fuori di ogni pericolo. Sono state numerose le manifestazioni sportive ad invito nel nostro campo, che hanno visto sempre buona partecipazione, uno svolgimento ben organizzato e soprattutto un clima di grande cordialità: da ricordare quelle dedicate all’aerotraino e al volo elettrico, preferite a quelle con motori a scoppio per esigenze di sicurezza e di rumore. Attualmente il gruppo ha una composizione abbastanza varia di circa 70 soci, che in parte provengono dalla vicina zona trevigiana; accanto al nucleo storico di modellisti non più giovani, ma sempre attivi e appassionati, e ad un gruppo di elementi nuovi in via di sviluppo, ci sono addirittura dei giovani campioni, come Sebastiano e Sebastian, che si sono già imposti all’attenzione in campo nazionale e che in campo ci fanno vedere cose turche. Anche grazie a loro, spesso vengono in campo degli ospiti che con loro gareggiano in esibizioni spettacolari. Un’altra caratteristica del gruppo è che ci sono dei soci che amano progettare e sperimentare macchine volanti strane, come autogiro o modelli con ala da parapendio o macchine ad ala battente; vedere la loro ostinazione nel provare a farli volare ( e a riuscirci) è uno spasso, ma anche un segno di grande considerazione nei loro confronti, perché sono i veri appassionati del volo. In conclusione attualmente il gruppo PAV gode di ottima salute, è guidato da un Consiglio Direttivo attento ed equilibrato nelle scelte, con un budget più che sufficiente per la manutenzione del campo e per le iniziative volte alla soddisfazione dei soci. Soprattutto costituisce un punto di riferimento per chi desidera stare all’aperto in un posto veramente tranquillo e gradevole in mezzo alla natura sia per volare e sia per trovare compagnia tutti i giorni della settimana.